Secondo la relazione datata 4 gennaio 1945 e redatta dal sindaco della Liberazione Arturo Clari, i bombardamenti di Rimini iniziano il primo novembre 1943 e si interrompono il quattro gennaio 1945: un suplizio di 388 bombardamenti aereo navali che produssero un tasso di distruzione pari al’82%. Le più importanti distruzioni e i maggiori ricordi sono legati ai primi bombardamenti, da quello del primo novembre al più intenso e distruttivo del ventotto dicembre 1943, ma l’intensità maggiore si verifica durante l’estate del ‘44.

Tra luglio e settembre di quell’anno Rimini viene martoriata da 319 bombardamenti. La città è ormai abbandonata, ma la ferrovia e i ponti sul fiume Marecchia rimangono obbiettivi primari dei bombardieri alleati; in più Rimini, come il suo circondario, sono al centro di quella zona di guerra denominata Linea Gotica e per questo sottoposta al fuoco alleato.

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